31 dicembre 2005

MI SENTIVO BONO













Mica male, terminare il 2005 con un concerto in una cover band U2. E’ il 2 Dicembre, e’ il Maraka’ di Gioia del Colle. E noi siamo i piccoli Bono, Larry, Edge ed Adam, piu’ precisamente Pasquale (voce), Mimmo (voce e chitarra), Roberto (batteria) e Leo (basso).
Incredibile, ma vero. Abbiamo suonato tutta la serata, come fosse un vero concerto, stile inedito, uno di quei concerti fatti nei piccoli locali inglesi dove le band piu’ grandi a volte ritornano (vedi Streets of Love dei Rolling Stones).
“Maraka’ sexy people !!” una delle frasi pronunciate quella sera, copiata da Milano, del resto, se proprio dovevo somigliare a Bono, lo dovevo fare in tutto e per tutto, non solo in quella frase, ma anche nel suo look! Ecco il cappello di paglia e gli occhiali rossi, l’audio non era dei migliori, ma l’atmosfera si’, la grinta anche, esplosa in Vertigo!
Una richiesta, One, per terminare una serata regalata da non so chi, forse un ringraziamento da parte degli U2 per essere un loro costante fan.
Good night Maraka’

23 dicembre 2005

IO & COLDPLAY













Bello, aspettato, prima volta, non l’ultima, un nuovo inizio da seguire nel tempo, un nuovo gruppo da collezionare, i nuovi U2!
Forse li immaginavo, ma tutto diverso rispetto le mie aspettative. Musica allo stato puro e puro divertimento, io quelle canzoni le conoscevo tutte.
Uno di quei concerti che ti rimane nel tempo e speri che il tempo passi in fretta e ti porti nuovamente ad un altro nuovo concerto.
Amici e cugini distrutti dai 1000 Km, Kris canta a testa in giu’, palloni gialli (yellow) che cadono dal cielo, luci che generano scenari soft e che dire di quel pianoforte tanto suonato dallo sgabello altalenante.
Delle loro canzoni potrei parlare adesso per finire non so quando, ma l’inutilita’ dell’intenzione mi spinge ad invitarvi ad ascoltare uno qualsiasi dei loro CD, per capire quello che voglio dire.
Un bel momento, un bel regalo di compleanno, grazie a Rosy, che non dimentichero’ mai.
Bello, troppo bello!!!!

12 dicembre 2005

IO & U2













Dalla localita’ sconfinata, sfuggente, dove si smarrisce il senso della trasgressione, parto in cerca di un’ennesima nuova emozione!
La concentrazione abnorme di migliaia di persone, in un’unica realta’ musicale, gigantesca, caotica, inconfondibile popolo, che gia’ da qualche tempo provocava la diffusione di sotterranee notizie vere e false, si e’ riunita in un’unica location: Stadio Meazza.
Signori, largo al popolo degli U2!
Televisione, radio, stereo, libri, giornali, fumetti, cinema, spettacoli, concerti, viaggi, vacanze, …, hanno un senso diverso, se il soggetto e’ il tuo gruppo musicale preferito.
Non tutti hanno tutto, ma io quel giorno ero tutto li’, a partire dalla mia fanciullezza.
E che dire del palco tecnologico centrato sull’elettronica che ha reso canzoni opere visuali uniche.
In virtu’ della loro natura di cantanti passionali, gli U2, ancora una volta, hanno fatto si che migliaia di persone lasciassero quel posto con una personalita’ nuova, piu’ poetica e malinconica, aggressiva e ambiziosa, dolce e leggera cosi’ da rendere instabile anche il neurone piu’ remoto.
Una ininterrotta corrente di musica attraversava i nostri cuori, masse impotenti in cerca di una guida spirituale che solo Bono poteva personalizzare. Per non parlare dell’unificazione delle religioni su quella fascia, dove morale, valori, costume, sembravano appartenere ad un unico Dio.
Temi civili, problemi sociali, ideologie, valori concreti, rapporti umani, civilta’ futura, vita, responsabilita’ morali, politica, realta’ internazionale, e l’insaziabile senso di giustizia, sono state le varie fermate dello spettacolo, avendo come strada comune la musica partita dagli anni 70 fino al 2005. Una parola U2. Una presenza costante: Io.
Io & U2